La legge di bilancio per il 2021, la legge n. 178 del 30 dicembre 2020, istituisce il Fondo a sostegno dell’impresa femminile che sarà gestito dal Ministero dello sviluppo economico.
La dotazione prevista ammonta a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Vediamo le principali caratteristiche.
Quali sono gli obiettivi del fondo?
- promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile
- massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
Quali sono gli interventi ammessi?
- interventi per sostenere l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia;
- programmi e iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile;
- programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile deve essere adeguata alle indicazioni di livello dell’Unione europea e nazionale.
Quali forme assumono le agevolazioni?
- contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero-professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
- finanziamenti senza interesse, finanziamenti agevolati e combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili;
- incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno trentasei mesi, nella forma di contributo a fondo perduto per l’integrazione del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80 per cento della media del circolante degli ultimi tre esercizi;
- percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
- investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative di cui all’articolo 25 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e delle piccole e medie imprese innovative di cui all’articolo 4 del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali;
- azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano e degli interventi finanziati attraverso il fondo.
Quali sono le azioni e le iniziative di promozione ammissibili al fondo?
- iniziative per promuovere il valore dell’impresa femminile nelle scuole e nelle università;
- iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne;
- iniziative di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche;
- iniziative di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale;
- azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati tramite le risorse del fondo.
Entro 60 giorni successivi alla pubblicazione della legge di Bilancio è prevista l’adozione di un decreto da parte del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia al fine di determinare le modalità di attuazione, i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni.
Gli strumenti per promuovere l’imprenditoria femminile sono tanti altri: ricordiamo anche la Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste, l’avviso pubblico NITO gestito da Invitalia e destinato a società composte prevalentemente da donne di qualsiasi età, Microcredito donna, il progetto dell’Ente nazionale del Microcredito per la promozione dell’auto-imprenditorialità femminile.