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BONUS EDILIZIA, UNA GUIDA PER COGLIERE LE NUOVE OPPORTUNITÀ

Quando effettui interventi sul patrimonio edilizio puoi decidere di utilizzare le detrazioni fiscali calcolate a norma di legge, in tre modi:

  • all’interno della dichiarazione fiscale. Questa rappresenta la modalità classica di fruizione del credito ed è sottoposta a limitazioni di utilizzo del credito. Le norme impongono infatti la rateazione del credito a partire dall’anno successivo a quello di sostenimento delle spese;
  • mediante sconto in fattura. Questa modalità è stata introdotta nel corso del 2020 e confermata anche per le spese effettuate fino al 30 giugno 2022. In questo caso può chiedere ai tuoi fornitori di operare uno sconto in fattura di importo pari a quello della detrazione fiscale spettante, evitando così di esborsare la somma di denaro equivalente;
  • mediante cessione del credito. Anche questa modalità di fruizione del beneficio è stata confermata per le spese sostenute fino al 30 giugno 2022. Dopo avere sostenuto le spese dei lavori puoi rivolgerti ad un istituto di credito, ad esempio, per trasformare in risorse monetarie le detrazioni fiscali spettante.
Quale modalità scegliere?

Puoi liberamente scegliere la modalità per te più conveniente. Assicurati di adottare la scelta corretta sulla base di alcuni importanti elementi, ad esempio: regime di imposizione dei redditi immobiliari, regime fiscale relativo alla tua eventuale attività di impresa o professione. Andiamo con ordine e vediamo con maggiore dettaglio il funzionamento delle modalità di fruizione delle detrazioni fiscali.

Opzione 1: Utilizza il tuo credito direttamente in dichiarazione

  • L’utilizzo diretto in dichiarazione dei redditi sarà frazionato in 10 o 5 anni, a seconda degli interventi effettuati, e la quota non utilizzata nell’anno non potrà essere recuperata negli anni successivi, né richiesta a rimborso;
  • Ricorda che puoi combinare le modalità di fruizione del credito. Ad esempio puoi scegliere di utilizzare una parte del credito in dichiarazione e cedere ad una banca la parte restante.

Opzione 2: Chiedi lo sconto in fattura

Questa modalità comporta un vero e proprio sconto sul costo dei lavori, di importo pari alle detrazioni spettanti, calcolate sulla base della tipologia degli interventi effettuati.

Sconto in fattura, passaggi da ricordare

– Prendi accordi con il tuo fornitore per l’applicazione dello sconto in fattura e della relativa percentuale da applicare (totale o parziale);
– Paga il residuo, se è dovuto, mediante bonifico “parlante” solo per persone fisiche. I titolari di reddito d’impresa non hanno quest’obbligo;
– Invia la comunicazione dell’opzione per lo sconto in fattura in favore del fornitore in via telematica tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate oppure rivolgiti a un professionista abilitato (commercialista, altri consulenti ecc.).

Cosa ti occorre per l’invio della comunicazione?

1. Documentazione attestante i lavori: fatture, bonifici, necessarie certificazioni e/o eventuali asseverazioni;
2. SPID livello 2 (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure CNS (Carta Nazionale de Servizi) oppure CIE (Carta Identità Elettronica) per collegarti al sito dell’Agenzia delle Entrate ed effettuare la comunicazione.

Opzione 3: Cedi il tuo credito

Questa modalità comporta il pagamento della fattura al fornitore e la successiva cessione della detrazione fiscale ad un terzo, il quale avvierà un piano di rimborso per “restituire” l’importo ceduto.

Cessione del credito, passaggi da ricordare
  • Hai la possibilità di cedere il tuo credito alle imprese, agli istituti di credito e altri intermediari finanziari;
  • Valuta le diverse proposte e sottoscrivi il contratto con il cessionario;
  • Comunica all’Agenzia delle Entrate i dati del cessionario in via telematica oppure rivolgiti a un professionista abilitato (ad esempio un commercialista). In mancanza di questa comunicazione, la cessione del credito è inefficace;
  • Ricorda che per il Superbonus 110%, la comunicazione può essere effettuata esclusivamente dall’intermediario che ha apposto il visto di conformità.

Quali sono gli interventi ammessi all’opzione?

Gli interventi per i quali è possibile optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito sono:

  1. Recupero del patrimonio edilizio
  2. Efficienza energetica – Ecobonus
  3. Adozione di misure antisismiche – Sismabonus
  4. Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna – Bonus facciate
  5. Installazione di impianti fotovoltaici
  6. Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici

Restano esclusi dallo sconto in fattura il bonus mobili e il bonus verde.

Superbonus 110%

Ricorda che il Superbonus 110% spetta quando i lavori da effettuare prevedano prima di tutto la presenza dei seguenti interventi cosiddetti principali (o trainanti):

  1. Interventi di isolamento termico sugli involucri
  2. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
  3. Riduzione del rischio sismico

La presenza degli interventi aggiuntivi (trainati) è opzionale. Tra questi annoveriamo:

  1. Interventi di efficientamento energetico
  2. Installazione di impianti fotovoltaici
  3. Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  4. Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche

Cosa ti consigliamo

Scegli bene i professionisti a cui affidarti. La presenza di irregolarità o di dichiarazioni non veritiere comporta la perdita del diritto alla detrazione con il conseguente pagamento delle imposte dovute, aumentate di sanzioni e interessi.