Resto al Sud è un incentivo creato per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e sostenere quelle di recente costituzione nelle aree del Mezzogiorno e del Centro Italia, in un’ottica di ampliamento del mercato del lavoro e generale rilancio dell’economia nelle Regioni interessate. Al 1° giugno 2021, sono state finanziate 8.711 attività, creando 32.572 posti di lavoro.
Come funziona e chi sono i soggetti beneficiari
Resto al Sud sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nei 106 comuni delle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). Si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017, imprese costituende e liberi professionisti (in forma societaria e individuale).
L’incentivo copre fino al 100% delle spese, di cui il 50% come contributo a fondo perduto, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro o più soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
Per l’accesso ai fondi disponibili, che ammontano a 1.250 milioni di euro, non sono previsti bandi, scadenze o graduatorie e le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Beneficiari sono gli under 56 che:
• al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni del cratere sismico situati nelle regioni Lazio, Marche e Umbria (per 24 dei suddetti Comuni – che hanno una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50% – non vi sono limiti di età) oppure che trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria;
• non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
• non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
• non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.
Attività finanziabili e spese ammissibili
Tra le attività finanziabili vengono escluse le attività agricole e il commercio. Sono, invece, finanziabili le seguenti attività:
• attività produttive nei settori industriali, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
• fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
• turismo;
• attività libero professionali.
L’incentivo Resto al Sud permette di finanziare le seguenti spese:
• ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
• macchinari, impianti e attrezzature;
• programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
• spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) per un massimo del 20% del programma di spesa.
Sono escluse dal finanziamento le spese di progettazione e promozionali, consulenze e spese per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono composte nel seguente modo:
• 50% di contributo a fondo perduto;
• 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi dovuti sono interamente a carico di Invitalia.
Il decreto Rilancio, a supporto del fabbisogno di circolante, ha previsto un ulteriore contributo a fondo perduto il quale sarà erogato al completamento del programma di spesa, pari a:
• 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;
• 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
Come presentare domanda
Per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario presentare la domanda esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia. La domanda è costituita dal business plan da compilare online e dalla documentazione da allegare.
Ai fini dell’invio della domanda sarà necessario:
• registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form;
• consultare e scaricare i fac-simile della modulistica;
• disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo.
Le domande verranno valutate in ordine cronologico entro 60 giorni dalla data di presentazione. Invitalia verificherà i requisiti ed esaminerà l’iniziativa, richiedendo, se lo ritiene necessario, un colloquio con gli istanti.
Invitalia, inoltre, mette a disposizione degli utenti un’app che permette di monitorare l’iter di approvazione del finanziamento e di ricercare banche, enti pubblici, università ed organismi del terzo settore convenzionati con l’iniziativa, i quali possono fornire un supporto per la richiesta dell’agevolazione.
Resto al Sud costituisce un valido strumento agevolativo per il sostegno all’imprenditorialità e il sostegno all’occupazione in aree depresse. Un’agevolazione che copre fino al 100% delle spese, di cui il 50% a fondo perduto, è un’opportunità per imprese, imprenditori e professionisti da non farsi sfuggire.