Prorogato anche per il 2022, il Fondo Nuove Competenze, istituito dall’art 88 del Decreto Rilancio n. 34/2020 e finalizzato alla riqualificazione del personale nella fase post pandemia, è un’opportunità per le aziende che intendono investire nella formazione e riqualificazione dei propri dipendenti.
Il Fondo Nuove Competenze non solo viene prorogato al 2022 dal Decreto Milleproroghe (convertito in legge n.15/2022) ma anche potenziato nel suo utilizzo, dal cosiddetto Decreto Energia (DL n. 17/2022). L’obiettivo è riallineare il capitale umano ai nuovi fabbisogni, attraverso processi di reskilling ed upskilling. A tal fine, si incentiva il ricorso agli accordi sindacali di rimodulazione dell’orario di lavoro, i quali producono una riduzione dell’orario di lavoro al fine di ricavare una porzione oraria da destinare a percorsi di formazione. Gli oneri sostenuti per le ore di formazione, inclusi quelli previdenziali e assistenziali, sono coperti dal suddetto contributo a fondo perduto.
Riammissione domande già presentate
A fronte di nuovi stanziamenti, il Decreto del commissario straordinario n.27 del 1° febbraio 2022 riapre l’istruttoria per le domande presentate entro la scadenza del 30 giugno 2021 ma rimaste in attesa per mancanza di risorse. Allo stesso tempo, vengono introdotte novità per le domande relative al 2022.
Ampliamento della platea di beneficiari
La misura si rivolge, come le precedenti, ai datori di lavoro privati (di qualunque settore e dimensione) che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro “per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori”, sottoscritti a livello aziendale o territoriale dai datori di lavoro e delle Rappresentanze Sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda (RSA/RSU).
In realtà, a questi beneficiari se ne aggiungono nuovi: il Decreto Energia apre l’accesso anche a coloro che abbiano “sottoscritto accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico o che siano ricorsi al Fondo per il sostegno alla transizione industriale”.
I limiti e i requisiti
I limiti degli oneri finanziabili, le caratteristiche dei datori di lavoro che possono presentare istanza e il contenuto richiesto nei progetti formativi saranno definiti con decreto attuativo interministeriale di prossima emanazione.
La domanda di accesso
L’accesso al Fondo è subordinato alla presentazione di una istanza all’ANPAL. Presto sarà reso disponibile il nuovo bando con l’apposita procedura.
Le fasi
Il processo finora ha assunto una struttura di questo tipo:
- Sottoscrizione accordo collettivo
- Presentazione dell’istanza all’ANPAL
- Istruttoria da parte dell’ANPAL
- Parere Province/Regioni autonome interessate
- Rigetto dell’istanza o approvazione con erogazione da parte dell’Inps (70% del contributo concesso)
- Completamento percorso di sviluppo delle competenze
- Richiesta di saldo (30% del contributo concesso)
- Monitoraggio
Alla luce di tutto questo, il Fondo Nuove Competenze, finanziando le ore di formazione dei dipendenti, rappresenta un prezioso strumento per realizzare politiche di riorganizzazione produttiva sulla base di specifici accordi sindacali.
Fonti
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https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/export/.files/it/GU-Legge-n15_2022-di-conversione-DL-n228_2021-Testo-coordinato.pdf
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https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/01/22G00026/SG
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https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg
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https://www.anpal.gov.it/documents/552016/586507/Decreto+Commissario+Straordinario+n.+27+del+01+febbraio+2022.pdf/2ae37446-c251-0278-5932-f001b35727f1?t=1643727942547