Un bilancio di sostenibilità efficace deve sviluppare temi aziendali accuratamente selezionati.
Tematiche che riflettano gli impatti economici, ambientali e sociali significative per l’organizzazione; in grado di influenzare in modo sostanziale le decisioni degli stakeholder; che abbiamo impatti rilevanti sull’economia, sull’ambiente e sulle persone.
La matrice di materialità è utile allo studio degli argomenti significativi, così come appena definiti. La sua costruzione segue un percorso che ha come punto di partenza lo stakeholder engagement. Esaminiamo, in questa sede, i passaggi obbligati di un’analisi di materialità adeguata e completa.
L’analisi di materialità e lo stakeholder engagement
L’analisi di materialità si sostanzia nella ricerca dei temi materiali da affrontare nel report non finanziario. Per poter delineare tali tematiche, è necessario porsi delle domande e, soprattutto, porle a i portatori di interesse, al fine di comprenderne priorità e preoccupazioni.
In primis si individuano gli stakeholder interni ed esterni, da coinvolgere in questa fase preliminare di stesura del bilancio di sostenibilità. Si tratta di soggetti che, a vario titolo, sono o potrebbero essere interessati all’andamento dell’impresa: azionisti, clienti, fornitori, pubbliche amministrazioni, associazioni, dipendenti, professionisti esterni, ecc.
Gli argomenti da proporre agli stakeholder, possono riguardare ogni ambito della sostenibilità, spaziando dalle emissioni di CO2, alla produzione di rifiuti, dai diritti umani, alla sicurezza sul lavoro, dall’approvvigionamento responsabile alla gestione dei rischi.
Grazie all’analisi preliminare dell’impresa, del suo core business e del mercato in cui opera, è possibile individuare, a monte, una cerchia di temi potenzialmente rilevanti che costituiranno il cuore dello stakeholder engagement.
Il coinvolgimento prende forma attraverso un questionario con domande a risposta multipla, nel quale si chiede di valutare l’importanza dei temi presentati nei singoli quesiti: le risposte sono formulate sulla base di una scala numerica di valore, in cui ad ogni numero corrisponde un livello di rilevanza – trascurabile, bassa, media o alta.
Il risultato dello stakeholder engagement è un insieme di dati che, adeguatamente rielaborati, mettono a fuoco gli argomenti prioritari sia per l’impresa sia per tutti i suoi stakeholder.
La matrice di materialità
La matrice di materialità è un importante strumento atto ad esaminare i risultati dello stakeholder engagement. Essa è la rappresentazione grafica dei dati raccolti e vede interagire due dimensioni: un lato della matrice è occupato dal livello di rilevanza tematica attribuito dagli stakeholder esterni, l’altro lato, da quello determinato dagli stakeholder interni.
All’interno del grafico troveranno spazio i temi oggetto del questionario, che sono risultati rilevanti per entrambe le categorie di soggetti intervistati.
Ciascuno dei temi sarà ubicato in un punto del grafico, individuato dall’intersezione del punteggio assegnato dagli stakeholder interni e quello assegnato degli stakeholder esterni.
All’interno del report, sarà destinata una trattazione centrale, accurata e dettagliata, alle tematiche che sono risultate altamente impattanti per entrambe le categorie di interessati.
Tutti gli altri temi, valutati in modo differente dai singoli stakeholder, potranno essere comunque inseriti e approfonditi nel bilancio di sostenibilità e contribuiranno a renderlo un documento trasversale, rivolto ad una platea di fruitori vasta e diversificata.
In sintesi, l’analisi di materialità garantisce che, il contenuto del report, sia in linea con i bisogni informativi degli stakeholder. La valenza dell’analisi non si limita ai soli aspetti di rendicontazione, ma influenza la formulazione delle strategie e la pianificazione aziendale.
Ad esempio, se dall’analisi di materialità è risultato altamente rilevante il tema “attrazione di talenti e sviluppo del capitale umano”, nel bilancio di sostenibilità potrà essere posto l’accento sulle politiche che l’impresa metterà in campo nella ricerca di nuove risorse e nelle modalità di implementazione di corsi di formazione specialistica, destinati al capitale umano già inserito.
L’impresa ha l’opportunità di mettere a fuoco il collegamento tra i propri obbiettivi e le questioni di sviluppo sostenibile, stimando la propria capacità di generare valore per il contesto in cui opera.
Infine, l’analisi di materialità, aiuta a monitorare i rischi che provengono dall’esterno, a raccogliere informazioni utili per far fronte alle sollecitazioni estrinseche, sia positive che negative. Rafforza la capacità di reagire in tempi brevi, salvaguardando l’efficacia dell’azione.
Fonti: http://www.esg360.it “Materialità: parola chiave per comprendere il valore della sostenibilità”; “Analisi di materialità”; “Matrice di materialità”; http://www.globalreporting.org GRI 3 – versione 2021