Il datore di lavoro che assume un giovane under 36 può fruire di uno sgravio pari al 100% della contribuzione previdenziale dovuta. Si tratta di una misura già adottata nell’anno 2021 che la Commissione europea ha consentito di prorogare fino al 30 giugno 2022 per incentivare, ulteriormente, l’occupazione stabile di giovani risorse. A comunicarlo è l’INPS con il messaggio 403/2022.
Importo e durata dell’incentivo
L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo totale dei contributi previdenziali fino al limite di importo di 6.000 euro annui e per un periodo massimo di 36 mesi che diventano 48 mesi per i datori di lavoro privati che effettuano assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
A chi è rivolto
Possono usufruirne tutti i datori di lavoro privati che entro il 30 Giugno 2022 attuino l’assunzione di giovani a tempo indeterminato o la trasformazione dei contratti da tempo determinato in contratti a tempo indeterminato e non abbiano proceduto, nei 6 mesi precedenti e che non procedano nei 9 mesi successivi, a licenziamenti collettivi o individuali per giustificato motivo oggettivo di lavoratori inquadrati con medesima qualifica nella stessa unità produttiva.
Il bonus è rivolto a giovani che non abbiano compiuto il 36mo anno di età e che non siano mai stati titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con il medesimo o con un altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa.
Chi è escluso
Sono escluse dall’agevolazione le imprese del settore finanziario e i datori di lavoro domestico, oltre ai:
• contratti di apprendistato;
• contratti di lavoro domestico;
• contratti di lavoro intermittente o a chiamata;
• prestazioni di lavoro occasionale;
• contratti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale;
• prosecuzione del contratto al termine del periodo di apprendistato.
Portabilità e cumulabilità
La portabilità consente al nuovo datore di lavoro di fruire del bonus residuo, nel caso in cui un giovane abbia cessato un rapporto a tempo indeterminato presso il precedente datore di lavoro, senza aver beneficiato interamente dello sgravio. Per verificare queste situazioni, l’Inps ha reso disponibile all’interno del proprio portale web un servizio che evidenzia i precedenti rapporti lavorativi con i relativi contratti applicati.
Come si richiede
I datori di lavoro accedono all’agevolazione mediante le denunce retributive e contributive mensili relative ai dipendenti (flusso Uniemens), secondo le istruzioni fornite da Inps.
Fonti - https://servizi2.inps.it/servizi/CircMessStd/VisualizzaDoc.aspx?tipologia=circmess&idunivoco=13691 - https://www.anpal.gov.it/-/incentivo-giovani-under-36